Gensan Giulietta&Romeo HalfMarathon è il primo importante evento prima dell’apertura delle gare di triathlon. Una ottima occasione per saggiare la preparazione visto che come sappiamo la corsa è la disciplina che può maggiormente fare la differenza sopratutto in gare senza scia (NO DRAFT) o negli sprint dove il nuoto e la bici tendono ad uniformarsi (chi va forte in bici recupera il gap del nuoto e si forma un megagruppo che se la gioca solo con la corsa).
Abbiamo già visto perché correre e quali siano gli innumerevoli vantaggi che la corsa offre.
Verona 18 Febbraio 2018
Esiste un modo migliore di festeggiare un compleanno che quello di regalarsi una gara, nella propria città e fare un nuovo Personal Best? 🙂
Bene, domenica è arrivato il regalo.
Gli anni passano inesorabilmente e la sfida diventa quella di mantenere i risultati ottenuti cercando, se è possibile, di superarli.
La gara contro me stessa comincia a diventare dura e riuscire a migliorare il tempo su una mezza maratona diventa un regalo grandissimo.
Ovviamente è una visione un po’ romantica della cosa visto che dietro c’è allenamento, preparazione, sbagli e correzioni.
A novembre avevo chiuso la Cangrande Half Marathon, sempre a Verona, in 2h2’49”.
Gensan Giulietta&Romeo HalfMarathon
Domenica ho portato a termine la gara in 2h1’18”. Certo io speravo di regalarmi le 2 ore, anzi 1h59’59” 🙂 ma, se devo essere onesta, l’allenamento fatto non era sufficiente. Pochi lunghi, allenamenti di 9-12 km e solo due volte la settimana. Infatti, è andato tutto molto bene fino al 12 esimo km, poi ho cominciato a sentire la fatica e gli ultimi 3 km avevo dolori un po’ dappertutto.
Fortunatamente il lavoro in palestra è servito a rinforzare i miei punti deboli: bandelletta sinistra e polpacci. Ma 21 km non sono una passeggiata e qualche “lungo” in più, se si vuole stare su questa distanza, va messo in programma.
Però arrivare CORRENDO e non arrancando al traguardo, mano nella mano con Enrico, che per tutto il tempo mi ha tirata, spronata, controllata (diventando fin insopportabile gli ultimi 2 km 🙂 ) è un’emozione che non si può descrivere a parole. E’ tutta nelle lacrime e singhiozzi misti alle risate quando realizzi che è finita, che non hai mai camminato e che hai fatto il tuo PB, quando il giorno prima hai compiuto 51 anni!