23 aprile 2017- X Triathlon sprint Asola (MN)

 

il duathlon di Malerba era stato un test, una sorta di allenamento combinato. Quello di ieri, invece, il vero inizio stagione. Un inizio che e’ anche un confronto con i risultati della gara dell’anno precedente. Perché il bello di certe gare e’ proprio riconfrontarsi con le stesse situazioni, gli stessi percorsi e lo stesso stato di preparazione.

X Triathlon sprint Asola 23 aprile 2017
X Triathlon sprint Asola 23 aprile 2017si ricomincia la stagione.

E quindi, partenza ore 12.30 prima e unica batteria donne.

La sera prima una grande ansia (ma io sono una persona ansiosa), il mio scoglio  sempre lo stesso, il nuoto…. col “vantaggio” che, essendo la prima frazione, finito quello poi la gara, psicologicamente, e’ in discesa 🙂

Fanno la spunta per entrare in piscina, la vasca e’ all’aperto ma riscaldata (condizione sine qua nonper la mia partecipazione alla gara in questa stagione).

Ci allineiamo davanti alle corsie.

Nella mia corsia siamo in tre con dei tempi umani, poi c’e’ il gruppetto di squali: “tu a quanto giri? Io 1’20″…. io credo di aver capito male, le rispondo che partirò dietro 🙂

Alla fine, però, e’ molto meglio cosi’: gli squali si fanno la loro gara e noi la nostra, molto meno casino…

Parto e subito supero la mia concorrente di categoria.
Non mi sembra vero: io che supero una a nuoto!
Vado col mio passo cercando di non strafare perché’ ho sempre paura di andare in deficit di ossigeno e, di conseguenza, in ansia.

Finalmente esco, e ne ho due dietro. Mai successo!

Corro in zona cambio (si, questa volta corro perché non sono uscita esausta), calze, occhiali, casco, numero, scarpe. Decido di non usare l’antivento e via con la bici.

Vedo subito una più avanti e comincio a tirare per prenderla. 30 km/h, oggi non c’e’ il vento dell’anno scorso. Ma non voglio strafare, Enrico mi ha detto di fare la bici forte ma non “a canon”. Dopo sette-otto chilometri mi prendono due in bici (erano le due lasciate indietro in vasca) e io dietro. Sento subito i pedali che si alleggeriscono, guardo il tachimetro della bici: 33 km/h, perfetto, resto in scia.
In tre ne prendiamo altre tre sul percorso, che non riescono a restare attaccate.
Questa volta ho fatto la bici senza la solita fatica: la scia fa davvero la differenza!

Di nuovo in zona in cambio.
Siamo in tre. La mia “compagna” di categoria parte a una velocità smodata. L’altra del gruppo si attarda col cambio. 

Comincio a correre.

Ho una sete pazzesca perché in bici non ho potuto bere per non rischiare di perdere il trenino.

Per fortuna il ristoro e’ subito dopo la partenza. Mi basta un sorso d’acqua. Trovo il mio passo. Non velocissimo ma giusto da non scoppiare.
Sono solo 5 km ma c’e’, comunque, gente che scoppia perché parte troppo veloce: una ragazza che cammina, un ragazzo che mi supera e subito dopo si piega in due per i dolori al fianco destro. Insomma, vanno gestiti anche 5 km anche se non sono 21. Alla fine nella frazione run ne prendo due e sono più che soddisfatta!

All’arrivo sono 1h32′, quattro minuti in meno dell’anno scorso! E sono stati recuperati nel nuoto! grazie all’ #allenamentodaybyday cucitomi addosso da Enrico!

Sono davvero felice!

Prima di lasciarci...

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Dott. Enrico Roncada

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