Come abbiamo visto nella lezione precedente, seconda lezione: i Carboidrati, il glucosio è uno dei diversi tipi di Carboidrato o meglio si può affermare senza ombra di dubbio che:

Il glucosio è il carboidrato più importante presente in natura per la vita animale e vegetale.

L’articolo intende affrontare due macro argomenti, il primo è la presentazione del glucosio in forma teorica ovvero cosa è, a cosa serve, come è costituito etc… Riassumendo i concetti basilari su cosa sia, la sua importanza e la sua conformazione chimica.

La seconda parte tratterà indicazioni circa il suo valore riferiti all’essere umano sia in condizioni normali che patologiche.

Ricordiamo che il Glucosio o meglio i carboidrati sono uno dei tre macro nutrienti esistenti in natura assieme alle proteine e ai grassi, concorrono ampiamente ad adempiere alla funzione energetica e in misura minore a funzione plastica. Non sono essenziali nella dieta umana.

Importanza del Glucosio

Questo perché il glucosio è alla base della vita in quanto la famosa fotosintesi clorofilliana prende come ingredienti, dall’ambiente, anidride carbonica ed energia solare per formare glucosio mentre il mitocondrio fa esattamente il processo inverso ovvero prende glucosio e ossigeno per trasformarlo in anidride carbonica ed energia.
Risulta quindi chiaro il ruolo fondamentale del glucosio per la vita e la sua importanza nel contesto di ogni forma di vita sia animale che vegetale del nostro pianeta.

La formula chimica del glucosio

Più specificatamente la formula chimica risulta essere la seguente:
sei molecole di CO2 ovvero di anidride carbonica e sei molecole d’H2O ovvero acqua vengono trasformate, grazie al processo di fotosintesi clorofilliana, tramite l’utilizzo della luce solare o meglio dell’energia solare in una molecola di glucosio (C6H12O6).

Zucchero fondamentale per la vita del pianta terra e degli organismo animali che si cibano della medesima. Ricordiamo che gli animali carnivori si nutrono di animali erbivori i quali a loro volta hanno attinto al glucosio tramite alimentazione e di conseguenza assunzione di vegetali.

Quanti tipi di glucosio esistono?

Iniziamo subito col dire che i tipi di glucosio sono due.

  1. D-Glucosio
  2. L-Glucosio

Noi in questo momento tratteremo solo il D-Glucosio, pertanto quando ci riferiremo al glucosio ci riferiremo al D-Glucosio che è la formula digeribile dall’essere umano.

Come abbiamo detto nella lezione sui carboidrati il glucosio (detto anche glicosio o destrosio da d-glucosio) ricopre un ruolo fondamentale per non dire focale nei confronti della produzione di energia del nostro organismo.

Pur non essendo indispensabile la sua assunzione diretta alla sopravvivenza (vedremo poi) il progetto “essere uomo”. Sembra aver messo questo elemento in rilevanza centrale, anche in funzione dei diversi processi che andremo ad analizzare.

Ricordiamo infine che il glucosio è un monosaccaride, che per esempio, in combinazione con il fruttosio, crea lo zucchero da cucina (Saccarosio) e che si trova nel latte associato al galattosio. Ricordiamo anche che lunghe catene di glucosio legato l’uno all’altro forma i carboidrati complessi (amido, fibra, glicogeno).

Assunzione

Credo sia ora fondamentale vederlo fisicamente (raffigurarlo chimicamente). Questi ci permetterà di capire i diversi processi di lavorazione ed utilizzo. I processi a cui i carboidrati (per cui anche il glucosio) vanno incontro, li anticipiamo, sono i seguenti:

  1. digestione (demolizione nelle diverse tappe da carboidrati complessi a carboidrati semplici (glucosio, fruttosio come monosaccaridi)
  2. assimilazione (enterociti, possono assimilare SOLO monosaccaridi)
  3. distribuzione (Sangue)
  4. utilizzo (glicolisi, respirazione cellulare, energia)

Come precedentemente detto e un esoso ovvero è formato da sei atomi di carbonio.

La sua formula chimica bruta è la seguente (per “bruta” si intende che non tiene conto di come gli atomi siano disposti nello spazio. La dislocazione degli atomi nello spazio fa cambiare radicalmente le propietà della materia!

C6H12O6 ( 6*C + 6*H2O)

Dislocazione nello spazio

Come appena accennato vediamo ora di disegnare come il carbonio lega i restanti elementi inizialmente in forma lineare.

Glucosio a catena aperta (si trova cosi solo in acqua (soluzione).

Vediamo di analizzarlo e facciamo un piccolo ripasso della chimica.

Partendo dall’alto abbiamo il primo carbonio che lega un H e a doppio legame un O. Questa parte della molecola è chiamata gruppo aldeico ed è quella che ne conferirà la caratteristica (Punto di legame con le altre molecole o come vedremo con se stessa). E’ quindi un composto Aldoso.

La forte forza attrattiva dell’ossigeno del gruppo aldoso fa si che lo stesso trovi più affine legarsi con l’H del gruppo ossidirle (OH) del penultimo carbonio (carbonio in posizione 5) dall’alto verso il basso sempre). Come in figura sottostante.

forza di attrazione, trova più appetibili l’H del penultimo carbonio del gruppo ossidrile (OH) per cui si sposta nello spazio avvolgendo la molecola.

L’H del gruppo ossidirle troverà più conveniente legarsi all’O del gruppo aldoso. Per cui si staccherà come indica la freccia della prima foto a sinistra. A Questo punto il carbonio del gruppo aldeico avendo perso uno dei doppi legami con l’ossigeno sostituito dall’idrogeno troverà conveniente legarsi con l’Ossigeno del carbonio 5 orfano dell’idrogeno chiudendo la molecola ad anello.

L’apparente complessità è più nell’esposizione che nel modello in se perchè questa figura che noi rappresentiamo su due dimensioni in realtà è tridimensionale. Ci basti sapere che si potranno avere 2 configurazioni.

Riassunto dei concetti

Ricapitoliamo, riassumiamo e semplifichiamo, L’ossigeno del gruppo ossidrile (vedi figura) strappa l’Idrogeno del gruppo ossidrile(OH) del carbonio 5 (sempre come in figura). Cosi facendo il carbonio 1 perde un legame rimpiazzato dall’idrogeno mentre l’ossigeno del carbonio 5 perde il suo idrogeno. Non vi è altra soluzione che far legare il carbonio 1 con l’ossigeno del carbonio 5.

Infine a seconda della posizione nello spazio dell’H e dell’OH del C in posizione 1 avremo due tipi di carbonio:

  1. alpha-D-Glucosio (H in alto OH in basso)
  2. beta-D-Glucosio (OH in alto e h in basso)
Sopra l’alfa-d-glucosio, sotto il beta-d-glucosio, la differenza è “soltanto” la disposizione di h ed OH (gruppo ossidrile).

Mi rendo conto che questa lezione sia stata un pò ostica. Il mi consiglio è di andare a vedere più siti che parlano dell’argomento, ognuno mette “del suo” nello spiegare questo sistema fino a che non sarà perfettamente chiaro. Se ci sono domande come sempre resto a disposizione.

Ora però sappiamo che ci sono tipi D ed L e che il tipo D si divide in alfa e beta che sono informazioni fondamentali per quanto accadrà dopo.

Ora possiamo finalmente entrare nel merito della materia e vedere tutti i cicli dalla digestione all’assorbimento alla distribuzione all’utilizzo.

Alla fine di questa lezione dovresti sapere esattamente come è costituita la molecola di glucosio. Se hai dubbi puoi cercare in rete ulteriori spiegazioni.

Riassumendo i concetti basilari del glucosio

Questa in estrema sintesi in forma di riassunto è quanto è giusto e doveroso conoscere sul glucosio.

La prossima lezione analizzerà la digestione e distribuzione del glucosio.

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Quali sono i valori di riferimento del glucosio per l’essere umano?

Il livello nel sangue, i cui valori normali oscillano tra i 70 e i 100 mg/dL, è regolato, in assenza ma alle volte anche in presenza di determinate patologie dalla quantità e qualità degli alimenti che andiamo ad introdurre mediante l’alimentazione oltre che dall’azione di alcuni ormoni.

Va comunque detto che se pur contenuti nei range, una glicemia più vicina ai 70 può essere preferibile rispetto ad una glicemia vicina ai 100.

Quali sono i valori di riferimento del glucosio in caso di patologia?

Qui purtroppo o per fortuna parlo per esperienza diretta. Diversi tumori si nutrono, diciamo cosi di alte qualità di glucosio. Questa è cosa ampiamente risaputa e fortemente dimostrata. Si pensi solo che per identificare masse tumorali attive si utilizza una indagine che si chiama PET (tomografia a emissione di positroni (o PET, dall’inglese Positron Emission Tomography). Si utilizza per l’appunto un tracciante radioattivo che si lega al glucosio per vedere la distribuzione dello stesso all’interno del corpo (tranne che per il cervello che vista la sua elevata quantità di consumo da lo stesso risultato delle masse tumorali pur essendo sano.

Il tumore

Il mio tumore, il melanoma metastatico in me fortemente attivo (forse anche a causa dell’età e della attività sportiva) con elevati livelli di lattato deidrogenasi LDH: quando mangiavo, causa digestione e ipotizzo aumento della glicemia nel sangue, mi creava dolori immensi e emicranie lancinanti. Ho provato la tecnica del semi digiuno e del digiuno per pochi giorni. Oltre a stare meglio dalle analisi del sangue ho abbassato i valori di LDH nel mio sangue.

Conclusioni su tumore e glucosio

ATTENZIONE! Con questo non voglio di re che si posa guarire solo tenendo a bada la glicemia ma diversi medici si sono interessati a questa tipologia di metodica se non risolutiva per lo meno adiuvante. Ne parlo qui: tumori, cancro, neoplasie.

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Dott. Enrico Roncada

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