maratona senza adeguata preparazione
Alle volte è anche bello perdersi e ritrovarsi in piccole grandi considerazioni che possono essere anche scontate ma, forse, anche no.
L’autoefficacia non riguarda il numero di abilità possedute, ma ciò che si crede di poter fare con i mezzi a propria disposizione: le abilità possono essere vanificate dai dubbi su di sé; persone piene di talento fanno un uso inadeguato delle loro capacità quando le circostanze indeboliscono la loro fiducia in se stesse.
Fa parte delle o della motivazione, una parola tanto semplice quanto scontata che di fatto è il motore della nostra esistenza.
Persuasione verbale: e altri tipi di influenza sociale: infondono la convinzione di possedere certe capacità. (Cit. “non fa male, non fa male :-)” https://www.youtube.com/watch?v=J1khbRoliAw
Penso a chi fa una maratona senza adeguata preparazione, arriva pieno di dolori ma ha fatto l’impresa. (Facebook è una fonte ricca di persone che arrivano e postano soddisfatte foto di arrivi doloranti, ok, una volta ci stà… però non deve essere quello l’obbiettivo). Ecco l’impresa non è riuscire a fare la maratona a pezzi ma fare un diecimila dopo un anno o due o tre di lunga precisa ed adeguata preparazione. magari corsa sotto i 5 o i 4 e 30 o perché no… sotto i 4.
Per crescere nel Triathlon cosi come nelle singole discipline Valgono più le sconfitte delle vittorie (moderatamente) sopratutto se si è orientati all’obbiettivo e non al risultato (mia personale opinione), cosi come sià più importante togliere che mettere (Fabio Vedana oltre che mia personale opinione di lunga data).
P.S. oggi conferma della presa di coscienza che a 47 anni i tempi di recupero si allungano 🙂 Speriamo che sia un arma a doppio taglio ovvero la possibilità di avere più performance allenandosi di meno 🙂
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