La vitamina B12 anche detta cobalamina, nonostante appartenga al gruppo delle Vitamine B ha una vita e un comportamento diciamo a se rispetto alle altre vitamine. Ma vediamo di approfondire i diversi aspetti un passo alla volta. Innanzi tutto dove si trova:

Fonti di assunzione della B12

Analogamente alla vitamina D, la sua assunzione dipende dalla fonte.

O la si assimila da cibi di origine animale o per capirci meglio si “ruba” dagli animali che a loro volta la assimilano dall’ambiente esterno ammesso che nell’ambiente sia presente.

Oppure la si introduce direttamente dalla fonte che detto in modo brutale è lo sporco. Discorso analogo alla vitamina D. O la si “ruba” agli animali che a loro volta l’hanno sintetizzata con il sole ammesso che siano stati esposti al sole o la si produce mediante esposizione della pelle alla luce solare.

Da sottolineare che dopo i 40 anni nell’essere umano la produzione di vitamina D da esposizione solare potrebbe calare anche in misura importante.

Per rendere ulteriormente chiaro il concetto la vitamina B12 è un nutriente essenziale per l’organismo di tutti gli animali, uomo compreso, ma nessun animale è in grado di produrla.

La B12 deve quindi essere ricavata da fonti esterne all’organismo. Mentre la fonte naturale di tutte le altre vitamine (eccetto la vitamina D) sono i cibi vegetali, per la vitamina B12 non è così, perché le piante non la utilizzano per il loro metabolismo (anche se viene riportato in letteratura che alcune piante ne conterrebbero).

Ma allora cosa è e dove si trova sta vitamina?

La cobalamina o vitamina B12 è prodotta da batteri ed archeobatteri e la ritroviamo principalmente in alimenti di origine animale come carne, uova, bivalvi e latticini per il semplice fatto che si alimentano di vegetali non lavati come sopra accennato il famoso “sporco” per semplificare.

Gli animali e l’uomo non fa eccezione ricavano la vitamina durante l’alimentazione, ingerendo altri tessuti di animali o piante, ciò indica che non è l’alimento a produrre la vitamina ma i batteri che lo contaminano.

La fonte naturale di questa vitamina del gruppo B sono solo alcuni microrganismi: batteri, funghi e alghe. Mentre i batteri producono molta vitamina B12 attiva, funghi e alghe producono soprattutto analoghi inattivi, che possono esercitare effetti negativi sul metabolismo della vitamina B12 attiva.

Dosaggio e analisi del sangue

Il primo consiglio nei confronti di queste due vitamine, quindi sia della vitamina b12 o cobalamina e della vitamina D è quello di verificarne il dosaggio tramite analisi del sangue. Verificarne il dosaggio vuol semplicemente dire fare le analisi del sangue facendo inserire dal proprio medico di base anche i valori della Vitamina B12 e della vitamina D.

La vitamina B12 è da integrare?

Una volta ricavato i valori della vitamina b12 o il dosaggio della vitamina b12 che sono due termini omologhi, dalle analisi del sangue, sapremo per certo se sarà il caso di integrarla o meno. Come dicevo essendo una vitamina che arriva dallo “sporco” ed essendo oggi il nostro un ambiente dicimao cosi pulito, l’integrazione, qualora vi fossero carenze, è sicuramente consigliabile. Ovviamente il tutto va confermato dal proprio medico di base

Eccesso di assunzione

anche se la vitamina B12, facendo parte del gruppo B ed essendo quindi idrosolubile, difficilmente creerà problemi se assunta in eccesso in quanto la parte eccedente verrà eliminata atraverso le urine.

Carenza di B12

La carenza di vitamina B12 induce una malattia nota come anemia perniciosa. Questa malattia è caratterizzata da alterazioni del anemie sideropeniche(da carenza di ferro), questa malattia è dovuta non tanto alla carenza del minerale, quanto alla penuria di eritrociti. Il complesso vitaminico B12 è infatti fondamentale per la sintesi di globuli rossi da parte del midollo osseo.

Carenza di Vitamina B12 negli sportivi

Proprio questa sua funzione primaria e a maggior ragione la vitamina b12 o meglio la sua importanza è particolarmente nota nel mondo dello sport dove la cianocobalamina rientra, insieme al ferro e all’acido folico, nei prodotti destinati a risolvere casi di “pseudoanemia da sport”.

Due tipi di precursori della Vitamina B12

Esistono infatti svariate forme attivanti, ma quelle dotate di attività metabolica sono solo due:

la cianocobalamina e la metilcobalamina.

Tutte le altre forme, chiamate analoghi inattivi, non possono essere utilizzati dall’organismo umano. Esse, oltre ad essere prive di attività metabolica, possono competere con l’assorbimento intestinale della forma attiva e accelerare una situazione carenziale.

Concludendo, come comportarsi in sintesi

1) analisi del sangue inserendo la vitamina B12 è la prima cosa da fare. Se si vuole cambiare regime alimentare e passare magari da onnivoro a vegetariano o vegano o qualsiasi altra forma o regime calorico mantenedeo la stessa tipologia alimentare, andrebbe fatta l’analisi. In modo da verificare eventualmente un prima ed un dopo.

2) Se la B12 vicina ai valori minimi o ancor peggio carente parlare con il proprio medico di base per capire quale sia la corretta forma di integrazione.

3) Dopo un determinato periodo di tempo verificare nuovamente tramite analisi del sangue se il livello della Vitamina b12 sia soddisfacente capendo cosi l’effetto dell’integrazione.

A me accadde che che problemi probabilmente di assimilazione gastrico-intestinale l’integratore a base dei precursori della B12 non ebbe effetto (cianocobalamna). L’unica formula che assorbo è la metilcobalamina assunta in forma sublinguale.

Vitamina B12 e regime alimentare vegetariano o vegano

Cito da fonti più autorevoli del sottoscritto e testimonianze raccolte in diversi gruppi:

Il rischio di carenza di vitamina B12 nell’alimentazione vegetariana ed ancor più nella popolazione soprattutto vegana, viene additato come “prova” a supporto della posizione che considera “innaturale” l’esclusione dei cibi animali dalla dieta dell’uomo.

Quantità ridottissime di vitamina B12

L’organismo umano richiede quantità ridottissime di vitamina B12 per funzionare correttamente. Quantità che verosimilmente la nostra dieta originaria era in grado di fornire semplicemente a partire da cibi vegetali contaminati. Attenzione che per contaminati non intendiamo inquinanti chimici. Quello che definivamo semplicemente sporco.

Questo può spiegare la rarità dei casi di carenza in Paesi dove il cibo e l’acqua sono contaminati. Per lo stesso motivo può spiegare perché invece nei Paesi dove l’igiene degli alimenti è una pratica consolidata sia necessario assumere la vitamina B12 da fonti integranti.

Nell’uomo moderno che vive nei Paesi occidentali la vitamina presente negli alimenti vegetali e quella prodotta dai batteri del suo intestino appare non sufficiente, da sola, a garantire il soddisfacimento dei fabbisogni.

Studio B12 e vegetariani

Più studi riportano infatti come nei vegetariani (latto-ovo e vegani) i livelli di vitamina B12 siano inferiori rispetto ai non-vegetariani. Cosi come lo stato della vitamina B12 possa in alcuni casi essere non ottimale, a causa del non regolare consumo di fonti affidabili di vitamina B12. In alcuni degli studi, tuttavia, nonostante i livelli di vitamina B12 fossero decisamente ridotti, i soggetti non presentavano alcun sintomo di carenza.

Valori minimi e massimi b12

Ricordiamo che i valori minimi e massimi sono ricavati da medie della popolazione. Pertanto non sono valori assoluti ne tantomeno privi di errore in quanto le abitudini di vita planetarie si sono globalmente modificate in breve tempo. In poche parole se tutti escono di strada in un a determinata curva non vuol dire che sia giusto uscire di strada in curva.

Casi di carenza conclamata

I casi di carenza conclamata in soggetti vegani sonosolo un piccolo numero. Riguardano persone che non assumevano alcuna integrazione. Un certo numero di casi riportati riguarda per esempio lattanti di madri vegane o quasi vegane, molte delle quali seguivano un’alimentazione macrobiotica, non paragonabile a una dieta vegetariana equilibrata in quanto non prevede l’utilizzo di integratori di B12. In altri casi la carenza era causata dall’utilizzo improprio di latte vegetale non formulato.

Citazione di una nutrizionista

Personalmente, nella mia attività di neurologo e nutrizionista, ho visto casi conclamati di carenza di vitamina B12 solo in onnivori.Mentre sono stata spesso interpellata da vegetariani che, pur essedo asintomatici, presentavano agli esami del sangue uno stato della vitamina B12 non ottimale.” Cit.

“Questo articolo è in fase di revisione, verrà implementato nel tempo, stornaci a trovare se vuoi approfondire la questione.”

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Dott. Enrico Roncada

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